Suggerimenti di lettura della nostra Biblioteca

Studiare nel silenzio con vista sul Cupolone

Suggerimenti di lettura

Andreas Weckwerth, professore ordinario per la Storia della Chiesa antica a Eichstätt (Baviera), ha pubblicato nella serie Corpus Christianorum un utilissimo manuale su tutti i sinodi occidentali fino al VII secolo. Si tratta di ca. 400 sinodi in Italia, Spagna, nelle Gallie, in Britannia e in Africa del Nord: Dopo una valutazione storica seguono le edizioni, traduzioni e gli studi a riguardo. Il manuale compilato con grandissima attenzione ed esatezza crea un fondamento oggettivo per qualsiasi studio storico.

Clavis Conciliorum

Con il n. 1 (2020) è stato lanciato la nuova rivista russa di storia della Chiesa. È pubblicata dal Dipartimento di Storia della Chiesa dell'Università Statale di Mosca M. V. Lomonosov ed è ideologicamente neutrale e non confessionale. Comprende contributi sulla storia della chiesa, l'archeologia e la storia dell'arte. Il capo editore è prof. Veniamin V. Simonov. La rivista viene pubblicata con 4 numeri all'anno. L'edizione online è liberamente accessibile.

Russian Journal of Church History

Il nuovo libro: La „Roccia“ e „il più Piccolo” degli Apostoli a confronto

Enrico Cattaneo, professore di lunga data e prolifico scrittore nel campo della patrologia, si dimostra ancora una volta un eccellente conoscitore del Nuovo Testamento, della letteratura apocrifa e dei Padri Apostolici (1 Clemente, Ireneo, ecc.). Egli presenta un profondo studio in cui esamina il rapporto storico e teologico dei due principi apostoli Pietro (la "Roccia") e Paolo (il "Giovane") sia nel Nuovo Testamento che tra i Padri Apostolici del II secolo.

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Attualmente è in corso di produzione un documentario cinematografico vaticano sull'epoca dell'occupazione tedesca a Roma nel 1943/44. Con l'apertura di tutti gli archivi vaticani il 2 marzo 2020 - degli archivi della Santa Sede e dello Stato Vaticano - l'archivio della Gendarmeria Pontificia è già stato valutato e pubblicato. Infatti, l'autore Cesare Catananti aveva avuto accesso ai vari archivi vaticani già prima che fossero aperti al pubblico ("l'autore ha avuto accesso in via del tutto eccezionale"; copertina).

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Yvonne Dohna Schlobitten, impegnata a vari livelli a Urbino e a Roma per il 500° anniversario della morte di Raffaello da Urbino, ha pubblicato un bellissimo libretto in cui riassume le riflessioni più importanti sull'ultimo capolavoro di Raffaello, la Trasfigurazione di Cristo (Musei Vaticani). Claudio Strinati, uno dei più importanti storici dell'arte e studiosi di Raffaello del nostro tempo, scrive: "Oggetto dell'indagine di questo libro è la Trasfigurazione di Raffaello, il capolavoro dei capolavori, una delle più grandi opere d'arte di tutti i tempi, e l'autrice mette bene in evidenza come tale dipinto sia veramente la quintessenza non solo del percorso del sommo pittore urbinate, ma dell'intera arte rinascimentale se esaminata proprio dal punto di vista della dimensione religiosa".

Claudio Strinati terrà il 28.novembre 2020 la conferenza pubblica Goerres presso il Pont. Collegio Teutonico in Vaticano: "Il Primato di Raffaello Sanzio". 

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È stato pubblicato il primo volume di un'enciclopedia in quattro volumi di tutti i vescovi della Donaumonarchie, curata da Rupert Klieber con la collaborazione di Peter Tusor. Si tratta dei vescovi ungheresi dal 1804 al 1918. L'enciclopedia era stata ispirata da Erwin Gatz, che voleva collaborare prima di morire inaspettatamente. A questo proposito, il nuovo lessico si basa sul Dizionario dei vescovi dei Paesi di lingua tedesca, ma ne amplia il concetto.

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Mons. Il Prof. Dr. Georges Hellinghausen ha pubblicato una storia compatta della diocesi di Lussemburgo. Il Ducato cattolico del Lussemburgo è stato fortemente scosso nella sua storia, più e più volte diviso, fino all'attuale piccolo Stato, che, bisogna ammetterlo, può ancora sentirsi un gigante rispetto allo Stato Vaticano. Non solo politicamente ma anche ecclesiasticamente, il Lussemburgo era un giocattolo dei potenti. Questo volume, che tratteggia con grande competenza la storia da Napoleone fino ai giorni nostri, dimostra che nonostante questo, o forse proprio per questo, il Ducato ha mantenuto il proprio profilo. Di grande interesse sono le descrizioni della vita ecclesiastica estremamente varia e fiorente e del crollo catastrofico degli anni Sessanta.

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L'enorme lavoro di rielaborazione del "Jaffé", di cui Klaus Herbers (Erlangen) è responsabile per conto dell'Accademia delle Scienze di Gottinga, sta prendendo buon fine. È stato appena pubblicato il quarto, penultimo volume, che copre il periodo dal 1024 al 1073, ovvero gli atti ufficiali e le lettere ufficiali dei papi in ordine cronologico da Giovanni XIX ad Alessandro II alla vigilia della riforma gregoriana. Si viene a sapere, per esempio, che Leone IX nel luglio 1050 "propriis manibus corpora ss. Primi et Feliciani martyrum sine capitibus in altari in ecclesia s. Benedicti in Alpibus collocat" - ne è valsa la pena del viaggio!

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Andrea Hindrichs (Roma) e Christiane Liermann Traniello (Villa Vigoni), entrambi membri della RIGG, hanno pubblicato una miscellanea in onore di Bernd Roeck, professore di Storia generale e svizzera dei tempi moderni a Zurigo, intitolata "Von der Gegenwart der Ewigkeit" (Dal presente dell'eternità). Autori sono Lutz Klinkhammer, Carsten Kretschmann, Jose Cáceres Mardones, Joseph Imorde, Stefan Heid e Regina Krieger. Gli argomenti coprono una vasta gamma di temi della storia romana e della storia dell'arte.

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La piccola chiesa barocca San Giuliano dei Fiamminghi in Via del Sudario 40 a Roma risale storicamente all'anno 1213 - non al 713, come si sostiene ovunque a causa di un errore di lettura. L'insediamento ha probabilmente avuto origine come ospizio per pellegrini fiamminghi ed è così sopravvissuto nei secoli. Divenne la sede di una confraternita che si sciolse sotto il regime rivoluzionario francese. Oggi la chiesa è considerata la chiesa nazionale belga ed è sotto il controllo di una fondazione, il cui rettore è P. Hugo Vanermen dal 1997. L'archivio, inventariato da Johan Ickx e Marco Pizzo, copre dal XVI al XX secolo, con particolare attenzione ai secoli XVIII e XIX (riguardanti l'amministrazione e i pellegrini).

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